26 Settembre 2021

I consigli di Gogoverde per il tuo orto sul balcone

In questo articolo, Gogoverde vuole sfatare un mito: che, cioè, solo chi ha a disposizione grandi spazi esterni possa piantare, seminare, veder fiorire e raccogliere i frutti delle proprie piante.

Sbagliato.

Anche chi abita in appartamento ha la possibilità di creare il proprio angolo verde. Certo, sono maggiori e più numerose le accortezze da adottare, ma basta seguire i consigli Gogoverde per dare sfogo al pollice verde anche in città (e avere dei risultati soddisfacenti!).

Ad ogni pianta, la sua esposizione

Innanzitutto, è necessario uno studio preliminare per valutare l’esposizione al vento e al sole del balcone per individuare le piante migliori per questo spazio. In questo modo, sarà possibile valorizzare al meglio il balcone e soprattutto evitare la morte delle piante.

Se il sole arriva solo nelle ore più calde, il terrazzo non sarà il luogo ideale per piante con fiori delicati, ma sarà certamente una zona confortevole per le piante grasse. Al contrario, se si tratta di un ambiente umido, è meglio evitare gli ortaggi e approfittarne per valorizzare il balcone esposto a nord con piante che amano questo tipo di clima e non risentirebbero dell’assenza di sole. Per esempio, le ortensie, le camelie e le begonie: tre piante da fioritura capaci di impreziosire un angolo buio.

Una volta individuata la collocazione del balcone, passiamo a identificare la tipologia di pianta che si desidera coltivare. Da frutto? Ornamentale? O ancora delle piante aromatiche da utilizzare in cucina?

Ecco alcuni accorgimenti per selezionare le piante adatte per il proprio giardino… pensile.

Come… “orientarsi” sul balcone

Molto importante è capire quante ore al giorno il balcone riceve la luce solare diretta. In caso di spazi molto soleggiati, sarà possibile persino dedicarsi alla coltivazione di piante da frutto e ortaggi o ad aloe e fichi d’India.

Per ambienti a esposizione intermedia, le più indicate sono le erbe aromatiche. Menta, basilico e rosmarino accettano anche condizioni di luce non ottimali, purché siano riparate dal vento (in particolare quello freddo) che potrebbe comprometterne la resistenza.

Anche se in condizioni non ottimali le piante potrebbero non essere molto rigogliose, questa soluzione rappresenta comunque un buon compromesso per portare sul balcone tutta l’allegria e i profumi delle colture tipiche mediterranee.

Chi non ne farà una questione di luce è la cosiddetta “erba nera“, una pianta dalle lunghe foglie che resiste bene sia all’esposizione prolungata al sole, quanto alle zone d’ombra. A patto, però, di mantenere un adeguato livello di idratazione del terriccio e di umidità. Questa pianta, poco diffusa ma molto affascinante, è in grado di dare un tocco esclusivo a un angolo del balcone inutilizzato e anonimo.

Le piante che non richiedono troppe cure

Vita di città, però, non significa solo spazi ridotti, ma anche ritmi serrati, orari e impegni difficili da gestire. Per non parlare del tempo libero, quello in cui dedicarsi a un hobby come la cura delle piante, ad esempio. Ecco allora che arrivano in soccorso le piante più “autonome”, capaci di crescere senza troppe attenzioni.

È il caso della pervinca, che nella stagione calda si riempie di fiori del colore al quale dà il nome, ma che resiste bene anche in pieno sole. Una pianta bella e ornamentale, che deve essere preservata dal freddo e dalle folate di vento gelido. Il consiglio in più è collocare la pervinca vicino a piante dal fusto legnoso, accanto alle quali cresce rigogliosa. Come può essere la yucca, pianta originaria delle zone desertiche e dell’America Latina, la cui chioma ha bisogno di luce e ambienti ventilati per crescere rigogliosa. Esemplare per la sua longevità, la yucca è nota per la sua tenacia, che la rende perfetta come elemento decorativo per il terrazzo. In alternativa, un’altra pianta abbastanza autosufficiente è il garofano dei poeti (nome scientifico Dianthus barbatus), una pianta che… provvede da sé alla semina! La sua durata è, in realtà, biennale, ma la quantità di semi prodotta le permette di rifiorire di continuo e attirare l’attenzione con i suoi splendidi fiori variopinti e raccolti in piccoli gruppi.

Chi semina allegria…

E una volta terminata la parte più dura, ci si può finalmente dedicare all’organizzazione e alla disposizione delle piante sul balcone e – perché no? – anche alla decorazione dei vasi.

Se c’è una prevalenza di piante grasse, allora è possibile organizzare un angolo con vasi che richiamino i colori festosi e della tradizione messicana. Bastano colori acrilici, motivi geometrici e tanta fantasia.

In caso di piante ornamentali che fioriscono in primavera, invece, un’idea potrebbe essere vasi colorati nelle stesse nuance dei boccioli per creare una continuità cromatica.

Se gli spazi sul balcone sono davvero esigui e si è costretti a scegliere solo piccole piante mediterranee, un’idea per creare uniformità potrebbe essere quella di dipingere o rivestire i vasetti in terracotta con pittura o adesivo effetto lavagna (meglio se anche magnetica) per scrivere il nome della pianta con dei gessetti colorati.

Questi sono solo alcuni consigli per ottimizzare al meglio uno spazio ridotto per riempirlo di profumi e colori. E allora guanti, cesoie e… via: è il momento di far fiorire i balconi!

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