22 Aprile 2022

Come e quando potare il Gelsomino

Il gelsomino è una pianta che si trova molto frequentemente nei nostri giardini e balconi. I suoi delicatissimi fiori, di diversi colori, emanano una straordinaria e inebriante fragranza. Ne esistono più di duecento specie, arbustive e rampicanti, e il suo nome scientifico è Jasminum, che deriva dal persiano Yasmin (profumo e dono di Dio).

Il gelsomino è molto apprezzato come pianta decorativa ed è usato nell’industria cosmetica per la produzione di inebrianti profumi.

Per avere una pianta bella e sana, la potatura riveste un’importanza fondamentale e va eseguita accuratamente nei tempi e nei modi che vi indicheremo nei paragrafi successivi.

Quando potare il gelsomino

Il tempo giusto per la potatura del gelsomino dipende, innanzitutto, dalla varietà. Tra le duecento specie conosciute, si distingue tra gelsomini invernali (con brillanti fiorellini gialli) e gelsomini estivi (con i fiori bianchi).

Ad esempio, uno delle specie di gelsomino più popolare che possiamo trovare nei giardini, il Jasminum officinale rientra tra le varietà estive. Va potato, quindi, a fine inverno quando non c’è più rischio di possibili e improvvise gelate che metterebbero a rischi i rametti appena tagliati.

All’inizio della primavera, ci sono, invece, le condizioni ambientali adeguate per consentire al gelsomino di sopravvivere nonostante la potatura. La temperatura più calda fa sì, infatti, che le ferite causate dal taglio cicatrizzino più velocemente e senza conseguenze spiacevoli.

I gelsomini delle specie invernali si potano, invece, dopo la fioritura che, normalmente, avviene tra i mesi di marzo e aprile. Quando è giovane (precisamente, nei primi tre anni) il gelsomino non solo ha bisogno della potatura per crescere meglio, ma anche per definirne la struttura e la forma secondo i propri gusti e le proprie esigenze decorative.

Come potare il gelsomino

La potatura del gelsomino richiede l’esecuzione di alcuni passaggi che devono essere seguiti rigorosamente. Si comincia, come per qualsiasi altra pianta, disinfettando bene gli strumenti che si utilizzeranno per evitare proliferazioni batteriche e nocive sugli arbusti recisi.

Le operazioni di potatura del gelsomino si differenziano a seconda della specie. Indipendentemente dal tipo di gelsomino, è sempre consigliabile la potatura di manutenzione utilizzata per rimuovere le foglie in cattive condizioni e i fiori appassiti.

Il taglio dovrà essere sempre deciso e netto in modo da non lasciare sfilacciature e favorire la crescita rapida dei nuovi rametti.

Come potare il gelsomino rampicante

Le piante di gelsomino rampicante di solito sono le più complicate da potare. I loro steli sono, infatti, intricati e intrecciati il che rende abbastanza difficile l’approccio al taglio, soprattutto alla base della pianta.

Il modo migliore per potare correttamente questo tipo di gelsomino è iniziare dal basso, studiando il taglio ramo per ramo per dare alla struttura finale la giusta simmetria.

Si consiglia di districare i rami troppo intrecciati con le mani per far sì che crescano nella giusta direzione. Questo passaggio è molto importante perché se il gelsomino cresce in modo sbilanciato avrà bisogno, in seguito, di una potatura più molto più drastica.

Come potare un gelsomino a cespuglio

Per i gelsomini del tipo arbustivo, decisamente più semplici da potare, è fondamentale quello che viene definito taglio di formazione. Si tratta, come dicevamo precedentemente, della potatura della pianta nei primi anni di vita e serve a disegnare la forma, la struttura e le dimensioni del cespuglio.

Per potare questo tipo di gelsomino bisogna tagliare i rami che crescono completamente orizzontali. Di ogni gruppo di rami paralleli è importante lasciarne solo uno per far passare la luce e agevolare la ventilazione.  Un’operazione necessaria a prevenire la formazione di funghi.

La dimensione del cespuglio, ovviamente, dipenderà dallo spazio che si a disposizione.

Potatura del gelsomino in vaso

Poiché si tratta di una pianta ad alto tasso di crescita, il gelsomino coltivato in vaso richiede potature frequenti per tenerne sotto controllo le dimensioni. Il taglio deve avvenire sempre lontano dalla stagione di fioritura.

È importante anche potare le radici ogni volta che si trapianta il gelsomino in un vaso diverso.

Come prendersi cura del gelsomino

Le piante di gelsomino si adattano a una gamma abbastanza ampia di temperature. Non dovrebbero essere, comunque, esposte a temperature pari a zero gradi o addirittura inferiori.

L’irrigazione riveste un’importanza indispensabile sia per far crescere la pianta sia per mantenerla in salute. L’innaffiatura, nei mesi più caldi, dovrà avvenire a giorni alterni. Nei mesi freddi sarà sufficiente irrigare una volta a settimana.

In caso di abbondanti piogge ci si deve astenere dall’irrigazione perché sarà sufficiente l’acqua piovana. Il gelsomino ama la luce e il terreno che lo ospita deve essere ben drenato e fertilizzato opportunamente.

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