17 Ottobre 2023

La raccolta del melograno: come e quando

La raccolta del melograno è un’attività che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Questo frutto dalla buccia coriacea e dai succosi chicchi rosso rubino ha da sempre suscitato l’interesse e la curiosità dell’uomo.

Ma come addentare questo scrigno della natura senza disperderne le preziose gemme? Quand’è il momento giusto per cogliere i frutti di questa pianta dalle origini mitologiche? E come preservarne intatto l’aroma una volta raccolti?

In questo articolo cercheremo di dipanare il bandolo della matassa e di fornire tutte le informazioni necessarie agli aspiranti raccoglitori di melograni.

La raccolta di questi frutti dalla buccia granulosa è un’arte che richiede pazienza e sapienza. Bisogna aspettare che il melagrano si schiuda come un fiore, rivelando la ricchezza dei suoi chicchi succosi. Ma quando si presenta questo fatidico momento?

Seguiteci in questo viaggio alla scoperta dei segreti di una raccolta consapevole del melograno. Il tempo del raccolto è giunto: è ora di raccogliere i frutti del nostro lavoro.

Cogliere il momento: la tempistica ideale per la raccolta

In generale, il periodo ideale per procedere con la raccolta del melograno va da settembre a dicembre. Tuttavia, non basta badare al calendario: è fondamentale osservare da vicino lo stato di maturazione del frutto. I melograni maturi presentano una buccia di colore rosso acceso, con riflessi tendenti al marrone. La polpa deve aver assunto una consistenza pastosa e i chicchi devono risultare succosi e teneri.

Un altro metodo per verificare il punto di maturazione ottimale sta nel controllare la facilità con cui i frutti si staccano dai rami. I melograni pronti per la raccolta si distaccano con delicatezza, mentre quelli acerbi oppongono resistenza.

In sintesi, per una raccolta efficace bisogna armarsi di pazienza e cogliere l’attimo in cui colore, consistenza e sapidità del frutto ne denotano la maturazione perfetta.

Solo così si potranno gustare melograni dolcissimi e succulenti.

L’arte della raccolta: tecniche e accorgimenti

Giunti al dunque, quali sono le migliori tecniche per raccogliere i melograni senza danneggiarli o disperderne i succosi chicchi?

Innanzitutto, è preferibile effettuare la raccolta di buon mattino, quando i frutti sono ancora freschi e croccanti. Bisogna munirsi di forbici da potatura per tagliare il peduncolo del melograno maturo, facendo attenzione a non lesionare i rami. Il distacco deve avvenire con un taglio netto, lasciando intatto il calice.

I frutti vanno riposti con cura in appositi contenitori per evitare ammaccature. Una volta riempiti, i cesti vanno posti in un luogo fresco e areato. Attenzione a non accatastarli, per scongiurare la compressione reciproca.

Per quanto riguarda la spremitura, il momento migliore è subito dopo la raccolta. Bisogna tagliare a metà il melograno e premere con delicatezza le due parti l’una contro l’altra sopra una ciotola, facendo cadere i chicchi. Un sistema alternativo prevede di bucare la buccia con una forchetta e schiacciare il frutto con le mani dentro un sacchetto, in modo da recuperare tutto il succo.

Quindi, la raccolta richiede precisione e manualità. Tagli netti, contenitori idonei, spremitura immediata: questi gli accorgimenti per gustare melograni succosi e fragranti.

Preservare la freschezza: metodi di conservazione dei melograni

Una volta raccolti, come preservare al meglio i nostri succosi melograni? Esistono alcuni metodi che permettono di mantenere a lungo freschezza e proprietà di questi frutti dai vividi chicchi rubino.

In frigorifero i melograni interi possono essere conservati anche per un paio di settimane, se riposti nel cassetto dedicato alla frutta e verdura. Attenzione però a non fare accumulare umidità, che favorisce la comparsa di muffe. Meglio avvolgerli singolarmente nella pellicola per alimenti.

Anche il congelamento è un sistema valido per gustarli fuori stagione. I chicchi, una volta privati della buccia e sgranati, si prestano bene alla surgelazione in sacchetti o contenitori per alimenti. Si manterranno inalterati per diversi mesi.

La trasformazione in succo, concentrandone le proprietà mediante bollitura, è un’ottima soluzione per avere a disposizione tutto l’anno il caratteristico sapore asprigno del melograno. Il nettare può essere congelato in porzioni o conservato previa sterilizzazione.

Conservare adeguatamente i frutti della raccolta è fondamentale per poterne beneficiare tutto l’anno. Con un po’ di accortezza, i melograni manterranno intatte proprietà e bontà.

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